Guido Crepax

Guido Crepax nasce a Milano il 15 luglio 1933. Mentre frequenta la facoltà di Architettura (si laureerà nel 1958) esordisce nel campo dell'illustrazione e della grafica realizzando copertine di dischi, poi immagini pubblicitarie (la campagna della Shell vince la Palma d'oro nel 1957) e copertine di libri.
Viene stampato nell'agosto 1958 il primo volumetto della collana Piccola Biblioteca Ricordi, dal titolo "Eroi e fuorilegge nella ballata popolare americana", per il quale realizza copertina e illustrazioni interne; seguiranno numerosi altri titoli, almeno fino al 1962.
Nel 1958 viene chiamato a collaborare con Tempo Medico e realizza già la copertina del numero zero. Disegnerà poi tutte le copertine fino alla seconda metà degli anni Ottanta, alternandosi successivamente ad altri autori: complessivamente oltre 200 copertine. Per la stessa testata, leader del settore, illustra anche 360 casi clinici sceneggiati e presentati in forma di quiz medici (rubrica "Circuito interno", poi "Clinicommedia", fino al caso de "Un'eco sospetta per il cuore africano" nel n. 476 del 19 ottobre 1994); i primi ottanta casi sono ripubblicati nel volume "Circuito interno" (Edizioni Tempo Medico, 1977) e altri ottanta, dal 186° al 265°, nel volume "Clinicommedie" (Editiemme, 1990). Realizza inoltre numerose illustrazioni anche per altre testate della casa editrice e per campagne promozionali nel settore medico-farmaceutico.
Nel maggio del 1965 debutta sulle pagine di Linus come autore di fumetti, dando vita a Philip Rembrandt, alias Neutron, critico d'arte e investigatore dilettante, personaggio in bilico tra il giallo e la fantascienza; ma il maggiore successo viene subito registrato da un personaggio comprimario, la fidanzata Valentina (i cui tratti si ispirano a Louise Brooks, indimenticabile Lulu del film di Pabst), che diventerà la vera protagonista della serie e, in breve tempo, uno dei personaggi a fumetti più noti nel mondo.
Autore assai prolifico, entrato nel selezionato gruppo degli autori rappresentati dall'agenzia milanese Quipos di Marcelo Ravoni e Coleta Goria, crea negli anni Settanta numerose altre eroine (Belinda, Bianca, Anita), realizzando anche sofisticate versioni a fumetti di alcuni classici della letteratura erotica, a partire da "Histoire d'O", seguita da "Emmanuelle" e "Justine". Nel 1977 crea, ancora per i tipi di Editiemme, una delle sue opere più singolari e mature, "Lanterna magica", un volume senza parole, subito pubblicato anche in altri Paesi.
Nello stesso periodo partecipa alla prestigiosa collana Un uomo un'avventura della Cepim (Bonelli) realizzando "L'uomo di Pskov" e "L'uomo di Harlem".
Riconosciuto ormai come una stella di prima grandezza nell'Olimpo del fumetto italiano, lavora soprattutto per la pubblicità, ma i suoi fumetti, divenuti più rari anche per la crisi del mercato editoriale italiano, rimangono eventi importanti, fino a "Frankenstein" (Grifo, 2002), la sua ultima opera, molto sofferta.
Ammalato da tempo, si aggrava improvvisamente e dopo un mese di lotta con la malattia si spegne a Milano nella notte tra mercoledì 30 e giovedì 31 luglio 2003, a settant'anni. Riposa nel famedio del Cimitero Monumentale di Milano.

 

vedi anche Le copertine di CREPAX e Le Clinicommedie

 

vedi anche Bibliografia 1: volumi e Bibliografia 2: dischi